
24 Mar Riflessioni dopo un anno di pandemia
LA MIA PASSIONE IL MIO LAVORO
Mi sono sempre ritenuta fortunata perché ero riuscita a fare della mia passione il mio lavoro.
Non ho mai desiderato diventare “ricca”, ma sicuramente avrei potuto scegliere un mestiere che mi facesse guadagnare di più.
Ma non era ciò che volevo, non ho mai guardato il lato economico e, nel mio lavoro, ci ho sempre messo tutta l’anima e tutto il cuore.
Domenica ho voluto fare una lezione in diretta aperta a tutti, proprio ad un’anno di distanza dalla prima diretta durante quello che viene chiamato “il primo lockdown” e questo mi ha portato a riflettere su quanto è cambiato il mio lavoro da un anno a questa parte!
Amo insegnare, allenare e farlo a distanza è bello comunque, ma mi manca il contatto con i miei allievi e quello che più mi demoralizza è non avere risposte logiche da chi di dovere sul perché siamo chiusi praticamente da un anno.
Vorrei avere queste risposte, anzi credo sia un mio diritto.
AMAREZZA E PERSEVERANZA
Ad essere sincera sono molto amareggiata, ma non demordo; continuo come posso, con le lezioni da remoto, sperando che ad aprile si possa almeno fare lezione all’aperto.
CHIEDO SOLO DI POTER LAVORARE, DI POTER RIAVERE LA MIA VITA.
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