
01 Apr Il cibo e i sensi di colpa
Se sei una persona che ama in particolar modo i dolci, non sa rinunciare ai carboidrati, si lascia tentare da cibi ricchi di grassi saturi e bibite gassate, sicuramente sai cosa intendo quando parlo di SENSO DI COLPA ALIMENTARE.
Si tratta di quella serie di emozioni negative e ramanzine interiori che ci facciamo quando sgarriamo concedendoci uno snack, un dolce, o un pasto particolarmente ricco.
Quando ero ragazza ho sofferto di bulimia.
Ero spesso in casa da sola e capitava che mi abbuffassi di ogni tipo di cibo per poi cacciarmi due dita in bocca e vomitare tutto.
Pochissime persone lo sanno e non ho mai voluto indagare troppo sulle cause che mi portavano a farlo, probabilmente un disagio per qualche situazione che non riuscivo ad affrontare in altro modo ma, se ci penso, ancora ricordo la sensazione di colpa che provavo dopo l’abbuffata.
Ora ho un rapporto sano con il cibo, tendenzialmente seguo un alimentazione corretta e quando ‘sgarro” (perché la vita non è fatta solo di sacrifici…!!!) non mi sento più in colpa e mi godo ciò che mangio.
Spesso si tende a vedere il cibo come qualcosa che “ci fa male” e si dimentica che prima di tutto il cibo è il nostro nutrimento.
CIBO ED EMOZIONI
Il rapporto con il cibo spesso risente di emozioni e stati d’animo quotidiani oppure è influenzato da abitudini che alle volte vengono acquisite durante l’età dello sviluppo ed altre volte sono invece il frutto di uno stile di vita disordinato.
Questo può portare ad avere problemi di peso o malesseri fisici legati a carenze specifiche che a loro volta rendono difficile controllare e seguire un’alimentazione sana e corretta. Altre volte le conseguenze sono vissuti psicologici di tensione, ansia, sensi di colpa o conflitti interiori.
Per liberarsi dall’ossessione del cibo, delle diete, del conteggio delle calorie è fondamentale saper acquisire un rapporto equilibrato con il cibo per evitare problemi di salute fisica e psicologica che potrebbero influire negativamente anche sulla sfera delle relazioni.
Sei una di quelle persone perennemente “a dieta” che non appena mangia qualcosa considerato particolarmente calorico sì sente in colpa?
In genere questo tipo di persone sono complessivamente infelici, tendenzialmente depresse, ansiose e con una bassa autostima.
IL TUO RAPPORTO CON IL CIBO
Per capire se il tuo rapporto con il cibo è poco sereno, prova a leggere quanto segue e vedi in quanti di questi punti ti riconosci.
• Ti capita spesso di parlare di episodi ed argomenti relativi al cibo.
• Hai spesso fame in diversi orari della giornata.
• Quando ti sentì giù o sei stressata hai maggiore o minore appetito del solito.
• Quando mangi alcuni cibi perdi il controllo della quantità ingerita e ne mangi più di quanto avresti dovuto o voluto per saziarti e sentirti appagata.
• Quando puoi mangiare un cibo che ti piace ti senti euforica ed eccitata.
• Quando ti rendi conto di aver mangiato qualcosa che non è sano, ti senti in colpa.
• Quando non puoi mangiare qualcosa che ti piace ti senti ansiosa, arrabbiata o depressa.
• Tendi ad associare il consumo di alcuni cibi ai tuoi momenti di relax.
• Ti capita di mangiare quando non hai altre cose da fare.
• Il cibo ti aiuta a sentirti meglio quando sei preoccupata, triste o arrabbiata.
• Ti capita di mangiare dopo una lite o una discussione sgradevole fin quando non ti senti meglio e meno arrabbiata.
• Quando mangi ti capita di perdere il controllo del tempo che è trascorso.
• Quando mangi la tua attenzione è in realtà concentrata su altre attività come leggere o guardare la televisione, tanto da avere la sensazione di non sapere bene quanto o cosa hai mangiato.
Ti riconosci in qualcuna di queste definizioni?
Se sì, ti consiglio di recuperare un rapporto sano con il cibo per capire che è possibile mangiare di tutto senza ingrassare, o addirittura dimagrire, e soprattuto restando in salute.
CHE COS'È IL SENSO DI COLPA ALIMENTARE?
Il senso di colpa alimentare è uno stato psicologico (senso di colpa) che si crea come conseguenza di una trasgressione alimentare. Questa trasgressione non è oggettiva, bensì relativa al codice di comportamento alimentare di chi la prova.
Il senso di colpa alimentare in genere ha quattro componenti fondamentali che sono:
1. naturale propensione al senso di colpa.
2. Mentalità anoressica che vede il cibo come un nemico e non lo ama. In questo caso il senso di colpa alimentare non scatta per grandi abbuffate, ma anche per semplici sgarri come un pezzetto di cioccolato.
3. Scarsa volontà anevrotica che porta la persona a temere che, se cede una volta, cederà sempre.
4. Scarsa coscienza alimentare. Quando non si comprende che una singola eccezione alimentare non può fare ingrassare e si è convinti di poter dimagrire solo grazie a grosse rinunce e pesanti restrizioni alimentari.
Di solito siamo di fronte a persone che si nutrono esclusivamente di insalatone e minestroni e che hanno limitato, pur amandoli, cibi e piatti più calorici.
È DIFFUSO ANCHE SE NON LO VEDIAMO
Quante ne conosci di persone così?
Tu stessa, forse, ritieni di esserlo. Fai parte di quelle persone che non conoscono il proprio fabbisogno alimentare e, per non rischiare, mangiano meno del necessario e usano il senso di colpa come guardiano della loro alimentazione?
Quello che ti serve è acquisire una coscienza alimentare e imparare cosa, come e quanto mangiare.
È fondamentale che tu capisca che non esistono cibi buoni o cibi cattivi e che si può, occasionalmente, fare un’eccezione alimentare, e goderti il cibo che più ami.
È ovvio che non si può uscire a cena tutte le sere ma, quando sei in compagnia, apprezza il cibo senza esagerare, magari dimezza le porzioni, ma non rinunciare a qualcosa che ti piace.
La vecchia e buona regola è sempre valida: alzati dalla tavola con ancora un minimo senso di fame e non con la sensazione di aver mangiato un bue!
IL SENSO DI COLPA FA INGRASSARE: SERENITÀ ED EQUILIBRIO NELL'APPROCCIO AL CIBO
In base a studi scientifici, sembra che consumare un pasto come se si stesse commettendo un reato contro la propria linea, aumenti le possibilità di fallire nell’obiettivo di dimagrire sul lungo periodo.
Sicuramente lo stato d’animo con cui ci accostiamo al cibo, oltre ovviamente alla scelta di cibi sani, gioca un ruolo fondamentale se si vogliono perdere dei chili in eccesso.
Quindi, se ti senti in qualche modo responsabile di una trasgressione quando consumi un pasto o un alimento particolarmente calorico, questa condizione psicologica ostacolerà tutte le tue buone intenzioni, vanificando la riuscita del tuo progetto.
Questo accade perché sentirsi colpevoli mentre si mangia ci porta a mangiare di più e a mangiare cibi più grassi e più calorici.
Non se ne esce più, è un gatto che si morde la coda e fa aumentare il senso di frustrazione e la paura del fallimento.
4 CONSIGLI PER MANGIARE SENZA PIÙ SENSI DI COLPA
Se sei costantemente ossessionata da quello che dovresti o non dovresti mangiare, se passi il tempo a contare le calorie che ingerisci e quelle che bruci è arrivato il momento di recuperare quel rapporto sano con il cibo di cui ti parlavo prima e di smetterla davvero con i sensi di colpa.
Ecco come:
1. IDENTIFICA LA CAUSA DEL SENSO DI COLPA
individuare la causa del senso di colpa legato al cibo ti aiuterà a superare la negatività e ad associare emozioni positive al cibo.
2. CIBI BUONI E CIBI CATTIVI:
ricorda che Il cibo è energia e non esiste un cibo “assolutamente buono” contro un cibo “assolutamente cattivo”.
È’ ovvio che non puoi mangiare cioccolato (cibo considerato “cattivo”) per cena tutte le sere, ma è altrettanto vero che, se ti nutrissi solo di verdura (cibo considerato “buono”), avresti delle carenze nutritive.
Non mi stancherò mai di dirlo: l’importante è seguire una dieta bilanciata consumando cibi di ogni tipo in modo da poterti godere una piccola porzione di dolce senza sensi di colpa.
3. IMPARA A RICONOSCERE E AD AFFRONTARE LE CAUSE DELLA FAME:
punire te stessa dopo un’abbuffata o uno sgarro non ti farà certo bene.
Anzi, questa reazione crea il pericoloso circolo vizioso di cui ti parlavo. Cerca invece di capire cosa ti ha portato ad abbuffarti.
Spesso usiamo il cibo come forma di controllo o come meccanismo di resistenza invece di affrontare la reale causa dei nostri problemi.
4. OGNI TANTO CEDI ALLA TENTAZIONE:
non è realistico pensare di vivere la vita senza dolci o senza quei cibi che tanto ami, anche se sai essere molto ricchi.
Personalmente so che non potrei vivere senza cioccolato, e se cercassi di farlo finirei per mangiarne una tavoletta intera se non di più. Invece ogni tanto me lo concedo, giusto un quadratino a fine pranzo.
E concedermi ogni due o tre settimane qualcuno dei miei dolcetti preferiti, mi aiuta ad apprezzare questi momenti come momenti speciali.
Prova anche tu, vedrai che sarà il primo passo per migliorare il tuo rapporto con il cibo e per imparare ad apprezzarlo senza più se si di colpa.
Se tornassimo alla Dieta Mediterranea, quella vera dei nostri nonni, non avremmo problemi di peso e di salute e potremmo goderci tutto, nella giusta misura.
Leggi anche “La Dieta Mediterranea” e “Sono a dieta ma non dimagrisco: gli errori più comuni”, potrebbero esserti di aiuto.
RACCONTA LA TUA ESPERIENZA
Continua a seguire il blog “Il Diario di Simona Serizzi” e troverai notizie, informazioni e curiosità su Fitness, Alimentazione, Benessere&Lifestyle e Video Workout.
E se hai qualche dubbio o qualche domanda, non esitare a scrivermi: mi farà piacere risponderti.
Le indicazioni di questo articolo hanno scopo ESCLUSIVAMENTE informativo e non intendono sostituire il parere di figure professionali come, ad esempio, il medico e/o il farmacista. Le informazioni riportate non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente.
No Comments