
03 Ago Il mio film preferito: “IL PADRINO” di Francis Ford Coppola
C’è un film che io non mi stancherò mai di vedere ed è “Il Padrino” di Francis Ford Coppola. Ogni estate me lo riguardo e penso proprio di averlo visto una ventina di volte.
È un film del 1972 tratto dall’omonimo romanzo di Mario Puzo a cui Coppola ha aggiunto un cast fenomenale, una sceneggiatura impeccabile, una regia a dir poco sublime e le potenti musiche di Nino Rota.
La faccia di Don Vito Corleone è ormai impressa su t-shirt, felpe, tazze e stampe artistiche e, diciamocelo, quando si pensa alla malavita nel cinema, si pensa a “Il Padrino”.
IL PADRINO
UN CAST VERAMENTE ECCEZIONALE
Senza nulla togliere a tutti i personaggi minori che sono uno più caratteristico dell’altro, gli attori principali sono:
MARLON BRANDO
che interpreta Don Vito Corleone, creando un personaggio talmente potente da riuscire ad essere convincente più nel silenzio che quando parla.
AL PACINO
nel ruolo del figlio minore Michael che prenderà il posto del padre.
JAMES CAAN
che interpreta il figlio maggiore Sonny; Talia Shire e John Cazale gli altri figli Connie e Fredo.
ROBERT DUVALL
nel ruolo del figlio adottivo Tom Hagen, “consigliere” / avvocato della famiglia Corleone.
DIANE KEATON
che interpreta Kay Adams, la fidanzata del giovane Michael che poi diventerà sua moglie.
LA MIA SCENA PREFERITA
Se dovessi scegliere una scena, fra le tante assolutamente memorabili, sceglierei quella finale del battesimo del neonato Michael Rizzi, figlio di Connie e Carlo:
Michael Corleone, nella veste di ‘padrino’ del nipote, è in piedi accanto alla fonte battesimale e, mentre giura di “rinunciare a Satana”, un magistrale montaggio alternato mette in scena la sanguinosa resa dei conti che, contemporaneamente al sacramento religioso, porterà all’eliminazione di tutti i nemici della famiglia Corleone.
ALCUNI CURIOSI ANEDDOTI
Tanti sono gli aneddoti inerenti a questo capolavoro, eccone alcuni:
– per il provino Marlon Brando si mise del cotone in bocca per far apparire la mascelle più marcate;
– durante le prove della scena della testa mozzata del cavallo era stata utilizzata una testa finta ma, al momento delle riprese, venne sostituita con una vera all’insaputa dell’attore che interpretava il produttore cinematografico Jack Woltz (“cinematografaro”, come dicono nel film); ecco perché le sue urla sembrano così autentiche;
– nella scena in cui Don Vito torna a casa dall’ospedale dopo l’attentato e viene portato in barella in camera sua, Marlon Brando nascose sotto alle coperte una serie di pesi costringendo i portantini a sollevare 300 kg;
– la frase “I’m going to make him an offer he can’t refuse” che dice spesso Don Vito Corleone (“Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare”) è al secondo posto nella lista delle cento citazioni cinematografiche migliori di tutti i tempi e “Il Padrino” al secondo posto dei migliori cento film di sempre.
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