
06 Nov Bambini e inverno: ecco perché dovrebbero stare all’aperto anche se fa freddo
IL FREDDO NON FA AMMALARE
Lo sai che i bambini, anche quando fa freddo e il tempo non è bello, dovrebbero stare fuori il più possibile in giardino o al parco?
Il freddo non fa ammalare; al contrario, passare del tempo all’aria aperta anche in autunno e in inverno, porta molti vantaggi ai bambini sia in termini di salute, che di opportunità di crescita e di sviluppo psicofisico.
In primavera e in estate i giardinetti pullulano di bambini, ma in inverno le mamme tendono a “rinchiuderli” in casa anche dopo l’asilo o la scuola, con il timore che il freddo possa portarli ad ammalarsi con più frequenza.
Ma non è così: infatti, a meno di patologie in corso come febbre o altri tipi di malanni stagionali, è importante che i bambini trascorrano tempo di gioco all’aria aperta anche durante la stagione invernale.
Mia figlia Rebecca è nata il 25 gennaio e, a parte una volta in cui nevicava, siamo sempre uscite fin dal giorno dopo essere tornate dall’ospedale.
Abitavamo in una via parallela all’ingresso principale del Parco di Monza e ogni giorno entravo nel parco per fare una passeggiata con lei; quando era neonata passeggiavo tenendola prima nella carrozzina e poi nel passeggino, e quando era più grandicella nel seggiolino della bicicletta.
Ci siamo girate il parco in lungo e in largo! Passavamo molto tempo all’aperto: andavamo al parco giochi vicino a casa, alla fattoria a vedere gli animali, in giro per il centro.
INIZIA LA SCUOLA
Con l’inizio della scuola materna e poi di quella elementare non ci siamo mai fatte mancare un pomeriggio al parco giochi o un gelato sotto la grande magnolia davanti alla scuola giocando con gli amichetti.
Secondo i pediatri trascorrere del tempo all’aperto è fondamentale per i bambini, per il loro sviluppo psicofisico, ma anche per la prevenzione di malattie infettive, tanto comuni tra i piccoli che frequentano nidi e scuole d’infanzia.
All’aperto, infatti, c’è una concentrazione minore di virus e batteri, che invece si accumulano nel chiuso delle aule scolastiche, specie se fa molto caldo e non ci sono sistemi adeguati di ricircolo dell’aria o non vengono aperte spesso le finestre. La situazione peggiora quando i bimbi, dopo la scuola, vengono portati a giocare nei centri commerciali, su quelle stupide giostrine a mangiare quelli che io chiamo i “gelati finti”.
Che tristezza! I risultati sono: tosse, faringite, raffreddore, febbre, otite, influenza. Lo sai che, per questo motivo, ci sono bambini che si ammalano continuamente, per tutta la stagione fredda?
TROPPO SPESSO, PURTROPPO, SI ESCE POCO
I nostri bambini dovrebbero trascorrere molto più tempo all’aria aperta e invece, solitamente, accade il contrario.
Gli asili nido e le scuole materne sono affollati, gli ambienti sono surriscaldati, l’aria spesso viziata perché le strutture sono vecchie o inadeguate e i bambini in inverno escono molto di rado.
Purtroppo per molte strutture è una questione di comodità: portare fuori i bambini significa vestirli e svestirli (o aiutarli a farlo, se sono più grandi) e magari mettere e togliere scarpe o stivali, inoltre può capitare che fuori ci sia polvere o fango e bisogna pulire prima di rientrare. In effetti, per le classi più numerose o con i bimbi più piccoli, questo può diventare alquanto complicato da gestire e spesso si preferisce non portarli fuori.
Altre volte sono i genitori il vero ostacolo: capita che, anche nelle scuole favorevoli a portare i piccoli fuori a giocare all’aperto, gli insegnanti debbano scontrarsi con i pregiudizi dei genitori che sono ancora convinti che uscire quando fa freddo faccia ammalare i bambini.
IN SCANDINAVIA
Lo sapevi che nei paesi del nord Europa (dove fa molto più freddo che da noi!) i bambini trascorrono molto più tempo all’aria aperta?
Per la loro cultura è assolutamente naturale far giocare e correre i piccoli nella neve o sotto la pioggia.
Se fosse vero che stando all’aria aperta in inverno ci si ammala, loro dovrebbero essere sempre ammalati!
Invece il gioco all’aperto e il movimento hanno il potere di rinforzare il sistema immunitario dei bambini contro l’aggressione di virus e batteri.
È ovvio che anche i bambini che escono molto possono prendere la tosse, il raffreddore, l’influenza ma, secondo i pediatri, tendono a farlo meno spesso e in modo più graduale.
E NELLE GRANDI CITTA'?
Come abbiamo visto spesso i genitori pensano che quando le temperature si abbassano e il sole sparisce dietro alle nuvole, l’ideale sia stare rintanati in casa e abbiamo visto che invece sarebbe molto meglio uscire a giocare all’aperto.
Ma come la mettiamo con chi vive nelle grandi città?
Questi bimbi vivono sotto una costante cappa di smog e polveri sottili e, anche se potrebbe sembrare pericoloso per loro passare del tempo all’aria aperta, in realtà non è così.
Infatti anche quando l’inquinamento ambientale è forte, è difficile che la qualità dell’aria all’esterno sia peggiore di quella dentro casa. In casa, infatti, si accumulano sia gli inquinanti esterni, che comunque passano anche attraverso le finestre chiuse, sia quelli interni.
Senza contare che, al chiuso, le particelle di inquinanti diventano vettore di allergeni, virus e batteri che, appiccicati a queste particelle, riescono a circolare più facilmente. Non dimenticare che è importantissimo cambiare spesso aria.
PIÙ SANI ALL'ARIA APERTA: ECCO 7 MOTIVI CHE TI CONVINCERANNO
Quindi, non abbiamo scuse, far giocare i nostri bimbi all’aperto anche quando fa freddo è la cosa migliore che possiamo fare. Se ancora hai dei dubbi, ecco 7 motivi che ti faranno cambiare idea:
- è vero che il il virus dell’influenza al freddo sta meglio, ma molti altri virus in realtà stanno peggio e dunque fanno più fatica a moltiplicarsi e l’ambiente aperto riduce in maniera drastica la possibilità di trasmettere malattie. Negli ambienti caldi e chiusi di asili e scuole, i virus e i batteri proliferano e hanno molte più possibilità di passare da un bambino all’altro rispetto all’aperto;
- grazie all’esposizione alla luce solare, la vita all’aria aperta aiuta a fissare la vitamina D che è molto importante, oltre che nel metabolismo del calcio, anche nella prevenzione delle infezioni;
- giocare all’aperto ha anche un altro effetto positivo indiretto sulla salute dei bambini: stando all’aperto, da una parte fanno più movimento e dall’altra passano meno tempo davanti alla tv (dove tra l’altro spesso si piazzano mangiucchiando cibo spazzatura) e, nel complesso, questo riduce il rischio di sovrappeso e obesità;
- giocando e stando in spazi aperti i bambini imparano meglio a prendere consapevolezza del proprio corpo e dello spazio che occupa e a interagire in autonomia con lo spazio esterno;
- muoversi all’aperto come saltare la corda, arrampicarsi su un albero, rincorrere un amico, andare in bicicletta consente al corpo di sperimentare in libertà una vasta gamma di movimenti fondamentali per i bambini. Approfondisci l’argomento leggendo l’articolo: “LA SCUOLA HA BISOGNO DI GINNASTICA: TROPPI BAMBINI NON SANNO PIÙ FARE NEMMENO UNA CAPRIOLA!”;
- la dimensione ideale del gioco all’aperto è quella di giocare in gruppo con gli altri bambini e proprio questo insegna loro ad esempio il rispetto delle regole o la capacità di negoziazione, competenze fondamentali per la vita;
- infine il contatto con la natura e il poter giocare tutto l’anno in un prato, con la terra, in mezzo agli alberi ha un valore immenso perché permette di toccare con mano il trascorrere delle stagioni, migliorando le sensazioni tattili, olfattive e uditive.
SONO RIUSCITA A SFATARE IL MITO CHE IL FREDDO FA AMMALARE? SPERO DI SI.
È proprio così: far giocare i bambini all’aperto in tutte le stagioni è molto importante sia dal punto di vista della salute che, più generale, delle esigenze del bambino e delle sue opportunità di sviluppo psicofisico.
Basta portarli fuori nelle ore centrali della giornata e scegliere l’abbigliamento giusto, magari coprirli un po’ di più se sono piccoli.
L’ideale è vestirli a strati e non dimenticare mai cappello, guanti e sciarpa in modo che orecchie e gola siano protette per prevenire otiti e bronchioliti tipiche di questa stagione.
Un’altra importante precauzione è quella di cambiare subito gli indumenti se si bagnano e non dimenticare mai un cambio veloce per le parti più “a rischio” come guanti, calze e pantaloni.
Dopotutto noi mamme sappiamo bene che le nostre borse possono contenere l’intera casa.
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