
16 Ago La scuola ha bisogno di ginnastica: troppi bambini non sanno più fare nemmeno una capriola!
Io gestisco il settore Fitness di una scuola di danza e le insegnanti di danza classica e moderna, mi dicono spesso che negli ultimi anni sempre più bambine non sono in grado di fare le capriole e di saltare.
Io stessa ho modo di appurare che la situazione non cambia nemmeno se parliamo di ragazzine più grandi.
Infatti tengo un corso di Pilates e Fitness per adolescenti fra i 14 e i 17 anni e mi rendo conto che, fatta eccezione per le ragazze che fanno o hanno fatto danza, spesso le adolescenti oggi non hanno la percezione del corpo rispetto allo spazio, mancano di equilibrio e coordinazione e non hanno forza nelle gambe e nelle braccia.
Nel mondo classico, greco e romano, la ginnastica era una disciplina cruciale nell’educazione dei giovani: l’esercizio fisico era considerato in modo complementare a quello intellettuale, in un binomio inscindibile.
Oggi, purtroppo, le cose stanno molto diversamente.
COME ERA UN PO' DI ANNI FA
Quando io ero bambina, ricordo che eravamo sempre in movimento e si giocava sempre all’aperto. Abitavo in un paesino molto piccolo e io e i miei amichetti giocavamo a nascondino per tutto il paese, a rialzo, scorrazzavamo in bici e saltavamo con l’elastico!
Oggi i bambini non riescono più a muoversi in modo spontaneo, a giocare come facevamo anni fa perché le strade sono più trafficate e pericolose e molte aree urbane non sono dotate di parchi adeguati.
In questo modo l’apprendimento spontaneo delle abilità motorie finisce per estinguersi ed è per questo che i bambini oggi non sanno più saltare e fare le capriole. Inoltre la ginnastica, intesa come disciplina scolastica, è stata relegata in un angolo: pensa che la scuola primaria prevede un’unica ora di ginnastica settimanale, tra l’altro, fatta dalla maestra e non da uno specialista.
E, per esperienza personale, posso dire che spesso la lezione salta: spesso, con la scusa di dare una punizione, la maestra non fa fare ginnastica!
CHE COS'È L'ANALFABETISMO MOTORIO?
L’analfabetismo motorio è un problema molto serio che si sta diffondendo tra i bambini: si tratta dell’incapacità di compiere attività fisiche basilari che si imparano non tanto con la frequentazione di palestre e centri sportivi, quanto con il normale gioco all’aperto.
L’Italia, secondo i dati dell’ISTAT, è il Paese più sedentario d’Europa e i bambini fanno troppo poca attività motoria, sia tra le mura scolastiche che fuori.
Ovunque ci sentiamo dire che muoversi è fondamentale, che lo sport ha effetti benefici sulla salute e sulle facoltà mentali e la scienza ha ampiamente dimostrato che, sia per gli adulti che per i bambini, praticare attività sportiva aiuta a vincere lo stress e a ritrovare la concentrazione.
Eppure, come detto prima, i bambini di oggi hanno grosse difficoltà a coordinare i movimenti, non sono più capaci di correre, saltare alla corda, fare le capriole.
Un tempo la capovolta si apprendeva in maniera naturale giocando, tra i 5 e gli 8 anni, dopo aver imparato a rotolare e a strisciare. La scomparsa del gioco di strada, che permetteva lo sviluppo armonico involontario del corpo, ha provocato dei gravissimi danni: infatti se non ti sei mai arrampicato su un albero o su un muro non avrai forza nelle braccia e nelle gambe e sarai privo del senso dell’equilibrio.
E questo accade perché non lo hanno mai fatto. Spesso poi le famiglie considerano lo sport solo una delle tante opzioni per il loro tempo libero, facendo cambiare specialità di anno in anno senza padroneggiarne nessuna.
IMPORTANZA DELL'EDUCAZIONE FISICA A SCUOLA
Il paradosso è che, mentre genitori e nonni affollano le palestre e i centri fitness per il loro benessere fisico, sapendo bene quando conti l’allenamento quotidiano, nelle scuole elementari italiane l’attività fisica è stata quasi cancellata.
Il gioco nei cortili è scomparso e molti presidi si rifiutano di autorizzarlo per problemi di sicurezza. I piccoli di oggi, come detto prima, hanno serie difficoltà nella coordinazione e stanno perdendo la capacità di fare quei movimenti che per i bambini di una volta erano del tutto naturali.
La cosa è molto preoccupante e, se si continua così, secondo gli esperti, nel 2020 i bambini e gli adolescenti del nostro paese raggiungeranno il grado zero delle capacità motorie.
Io, da questo punto di vista, vedo un futuro molto brutto e mi rendo conto di quanto sarebbe importante riscoprire alcuni “vecchi” ma sempreverdi giochi che possono stimolare positivamente i più piccoli facendogli fare movimento mentre si divertono.
Sarebbe bello far riscoprire loro vecchi giochi con cui ci divertivamo negli anni della nostra infanzia. Se non sei giovanissima ricorderai il salto della corda, oppure campana e mondo, e ancora ruba bandiera e 1,2,3 stella.
Li hai mai insegnati ai tuoi figli? Sarebbe anche un modo per evitare che questi giochi cadano nel dimenticatoio continuando a tramandarli di generazione in generazione.
DIMMI LA TUA
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